Situata nella regione storica della Mezzaluna fertile, la Giordania è in gran parte costituita da deserti e ampi altopiani. Si può dividere in tre zone principali: la Valle del Giordano, l'altopiano della Transgiordania e il deserto.
L'altopiano della Transgiordania corrisponde alla zona dove sono situati i principali centri urbani, Amman, Zarqāʾ, Irbid, e Karak, ed è il luogo di maggior interesse turistico vista la presenza dei più importanti siti archeologici come Jerash, Karak, Madaba e Petra, una delle sette meraviglie del mondo moderno.
La regione desertica occupa circa i due terzi del Paese, in questa zona, si trova la cima più alta della Giordania, il Jebel Rum alto 1754 m. Il più alto monte della Giordania secondo il SRTM è il monte Jebel Umm al-Dami, di circa 1830 m., al confine con l'Arabia Saudita.
Montagne: Jebel Umm al-Dami, Jebel Rum, Nebo.
Deserti: Deserto siriaco.

Diario di viaggio 

Giornata n. 1 – 
                   Siamo arrivati ad Amman dove siamo stati accolti dalla nostra guida ed omaggiati del loro copricapo tipico. Dopo i saluti siamo stati trasferiti sul Mar Morto (400m sotto il livello del mare) e sistemati nella struttura “Dead Sea”. Domani mattina sveglia alle 5 e dopo un veloce bagno nel mare salato partiremo per l’attraversata del Malaqi. Prevediamo di arrivare al campo dove installare le tende alle ore 21.00.

Giornata n. 2 – 
                   Abbiamo attraversato Wadi al-Mujib, è di una bellezza unica. Tappa molto difficile quella affrontata oggi. Tra le difficoltà incontrate passaggi in canyoning e discese in corda da cascate di 25 m. Ci siamo accampati alle ore 20 in un’area con vista Gerusalemme.

Giornata n. 3 –
                   Partiti all’alba per affrontare Wadi Manshala. Con una temperatura di 38gradi siamo partiti da -270 m sotto il livello del mare e siamo arrivati ad un altezza di 1260 m aggirando l’intero Wadi in 7 ore e 45 minuti. Subito dopo ci siamo incamminati verso il Wadi IbnHammad. Abbiamo iniziato seguendo le caldissime acque del canyon fino ad arrivare alle imponenti cascate, dove ne abbiamo approfittato per farci un bagno e accamparci. Domani sveglia alle 4 per incamminarci verso il Wadi Dana (Riserva di Dana)

Giornata n. 4
                   E’ stata una giornata dura e trascorsa sotto un caldo massacrante. Abbiamo passato la notte in tenda con una temperatura fresca e con discreto vento e siamo stati svegliati da un sole caldo. Ci siamo incamminati nel Wadi Dana dove abbiamo attraversato la riserva bionaturale sotto 40° e dopo 9 ore di cammino siamo arrivati nell’area del Feyan.
Durante il trekking siamo stati ospiti di Beduini che ci hanno offerto del thè. E’ stata una piacevole occasione per riposare. Prima di riprendere il cammino abbiamo donato delle scatolette di tonno, che avevamo portato con noi per pranzare, in segno di ringraziamento alla loro garbata accoglienza.
Domani attraverseremo un’altra valle della Giordana, ci attendono 10 ore di cammino.

Giornata n. 5 – 
                   Partiti all’alba dal Fejinan, dopo aver fatto colazione a base di falafel e miele, ci siamo incamminati nel Wadi Ghuweir. Questo canyon trail è caratterizzato da altissime e strette pareti, acqua gelida e cristallina, passaggi sotto stretti cunicoli e guadi con acque profonde oltre 4 metri dove è necessario l’uso della corda.
Proprio in uno di questi passaggi, per aiutare l’amico beduino Hjdh, abbiamo danneggiato l’attrezzatura fotografica del trekker Fondacaro. Il percorso affrontato è stato molto intenso e nessun malumore ha scalfito l’entusiasmo del gruppo che si è ritrovato, ancora una volta, ad aiutare l’amico Hjdh in un guado con l’acqua alta. Arrivati a Beida (Piccola Petra) siamo rimasti folgorati dall’accoglienza degli amici beduini che ci hanno offerto cibo in una fiabesca grotta nella quale si poteva ammirare un suggestivo gioco di luci che rendevano uniche le insenature delle rocce che perimetrano il campo.

Giornata n. 6 – 
                   Partiti prestissimo da Beida ci siamo incamminati nella Via Segreta dei Nabatei. Oggi il sole era forte e la stanchezza dei giorni scorsi si faceva sentire. Arrivati ad imboccare il Wadi Al Farasa (La Via del Pellegrinaggio) siamo stati assorti dalle monumentali opere che costeggiavano il nostro sentiero quali la Fontana del Leone, la Tomba Giardino, la Tomba Decorata, la Tomba del Soldato Romano fino ad arrivare al Teatro Nabateo. Già stremati dalle 8 ore di cammino sotto 36 gradi ci siamo concessi una sosta di riposo fino a quando dei beduini non ci hanno informato che eravamo vicini al Grande Tesoro di Petra. Ci siamo rimessi in marcia e dopo 90 minuti di cammino siamo arrivati all’indescrivibile tesoro, seconda meraviglia del Mondo già patrimonio mondiale dell’Unesco. Da li abbiamo attraversato tutto il Siq fino ad arrivare al Tempio di Dulshaara nel Wadi Mouse. Dopo una velocissima cena ci siamo rimessi in marcia per ritornare al tesoro per ammirare lo spettacolo delle candele che rende ancora più magico questo incatevole sito archeologico. Domani ci dirigeremo verso il Wadi Rum meglio conosciuta come la Valle della Luna.
 
Giornata n. 7 – 
                   Inizia alle 4 la nostra giornata. Il Wadi Rum (Valle della Luna) si presenta nel suo massimo splendore. Ci incamminiamo su un deserto la cui sabbia è un mix di colori caldi fino ad arrivare alla sorgente di Lawrence d’Arabia. Visitata la sorgente con i suoi particolari murales, ci siamo incamminati fino al famoso ponte di roccia, nostra meta finale.
Per tutto il cammino ci ha accompagnati una forte tempesta di sabbia, ma dopo 5 ore siamo arrivati orgogliosamente a destinazione, dove abbiamo scattato una foto con la bandiera della SudTrek.
Prima di prendere la strada in direzione Amman, ci siamo fermati in un campo beduino a bere the. 
Arrivati ad Amman ci siamo goduti un meritato e rilassante bagno turco, infine abbiamo cenato con l’amico giordano Omar.
Domani si rientra in Italia portando il ricordo di un’esperienza tanto difficile quando indimenticabilmente bella.
Le valle Giordane
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